Gruppo Alpini di Arcade - Sezione di Treviso

     

     

 

   

Premio letterario nazionale

Parole attorno al fuoco

XVII^ edizione - Arcade, 5Gennaio

2012

per un racconto sul tema:

"Genti, soldati e amanti della montagna:

storie e problemi di ieri e di oggi"

 

 

RASSEGNA STAMPA DA

    

“Parole attorno al fuoco” che vincono

                                                                                                                                              pubblicato nel numero di Febbraio 2012 dell'Alpino

Nella palestra del Comune di Arcade, come da tradizione, si è svolta la premiazione della 17ª edizione di “Parole attorno al fuoco”, il premio nazionale per un racconto sulla montagna, organizzato dalla sezione ANA di Treviso e dal gruppo di Arcade, con il patrocinio del ministero per i beni e le attività culturali, dell’ANA nazionale, della Regione Veneto, della Provincia di Treviso, dei Comuni di Arcade e Treviso. Racconti attorno al focolare: come il famoso “Panevin di Arcade”, bruciato per propiziare un buon 2012.

Racconti sul tema “genti, soldati e amanti della montagna: storie e problemi di ieri e di oggi”, cioè un tema libero, ma centrato soprattutto sulla montagna e le sue possibilità di avventura, con le sue storie felici e tristi. Racconti come quelli che 52 autori hanno saputo raccontare e che sono stati valutati attentamente da una giuria di persone d’esperienza e grande capacità critica, in primis il presidente, lo scrittore e giornalista Giovanni Lugaresi, amico degli alpini, a cui il consigliere nazionale Nino Geronazzo ha indirizzato parole d’affetto e ammirazione.

Un premio letterario che si è dipanato come continuazione naturale delle celebrazioni nazionali per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Lo stesso Lugaresi, nel suo breve discorso di apertura, ha dichiarato: “La coralità di una partecipazione che va dalle Alpi al Meridione rappresenta in ultima analisi l’unità della Nazione. E il fatto stesso che a vincere il premio sia un autore da noi lontano nello spazio, ma non nello spirito, avendo egli preso in considerazione la sciagura del Vajont, avvalora, conferma questa ipotesi”. Parole che trovano conferma nell’allocuzione del consigliere Geronazzo e del vincitore Michele Piccolino di Ausonia (Frosinone). Prima e al termine della cerimonia di premiazione il coro ANA di Oderzo ha eseguito alcune cante alpine, con in apertura l’Inno nazionale cantato da tutta la platea.

Dopo i discorsi del sindaco di Arcade, del vice presidente della Provincia di Treviso Floriano, del consigliere nazionale Nino Geronazzo, del presidente sezionale Luigi Casagrande e del capogruppo di Arcade Cecconato (oltre a una lettera del presidente della Regione Veneto Zaia), sono state lette le motivazioni dei premi.

Segnalati i racconti di Roberto Cipolato di Funo di Argelato (Bologna), Katia Tormen di Trichiana (Belluno), Paolo Volpato di Roma, Angelo F. Paloschi di Mestre (Venezia), Luigino Bravin di Conegliano (Treviso), Aurora Cantini di Nembro (Bergamo) e Annamaria Granato di Firenze. Premiati speciali sono stati: Luciano Rossi di Brugherio (Monza e Brianza) che ha vinto il trofeo “Ugo Bettiol” per un racconto di particolare attualità, e Valter Ferrari di Tortona (Alessandria) che ha vinto la Rosa d’Argento “Manilla Bosi: sposa, madre e sorella di alpini”, per un racconto che ha come protagonista una donna. I tre lavori vincitori sono: 3° classificato “Il respiro del vento” di Maricla Di Dio, di Calascibetta (Enna), al 2° posto “Chiusa la porta”, di Rita Mazzon di Padova, al primo posto “Il sasso nel bicchiere”, di Michele Piccolino di Ausonia.

A tutti è stata consegnata una targa, un trofeo in cristallo e un assegno, metà del quale, come da regolamento, da destinare in beneficenza. Al termine tutti i premiati e segnalati sono stati accompagnati dagli alpini nella piazza del paese per partecipare al rito del “Panevin”, nella speranza che l’anno appena iniziato porti veramente concordia, unità e maggior fortuna di quello appena concluso.

                                                                               

                                                                                                                                              

 

                                                                              "Parole attorno al fuoco",

                                                                          gala con i vincitori a gennaio

                                     

Cinquantadue autori provenienti da tutta Italia (Piemonte e Sicilia, Lombardia e Sardegna, Triveneto e Lazio, eccetera), un livello narrativo più che dignitoso non soltanto per quel che concerne i vincitori, ma anche nel caso dei segnalati e di diversi altri testi, caratterizzano il concorso letterario “Parole attorno al fuoco” giunto alla diciassettesima edizione.

      Il premio, promosso dalla Sezione Ana di Treviso e organizzato dal Gruppo di Arcade, legato alla tradizionale manifestazione del “pan-e-vin” dell’Epifania si è dunque confermato ancora una volta quale sorta di fiore all’occhiello per le Penne Nere trevigiane, insieme alla realtà culturale del Portello Sile e del “Progetto Bedeschi” (“Centomila gavette di ghiaccio”) del Gruppo di Onigo. La giuria ha appena reso noto il suo verdetto e quindi tutto è pronto, sotto il profilo della decisione dei riconoscimenti, per il pomeriggio del prossimo 5 gennaio, quando, ad Arcade, appunto, si svolgerà la cerimonia di premiazione.

      Ha primeggiato Michele Piccolino di Ausonia (Frosinone) con il racconto “Il sasso nel bicchiere” evocante in maniera originalissima la tragedia del Vajont. Al secondo posto, Rita Mazzon di Padova con “Chiusa la porta”. Terzo premio a Maricla Di Dio di Calascibetta (Enna) con “Il respiro del vento”.

      I premi speciali Ugo Bettiol e Rosa d’argento Manila Bosi, sono stati così assegnati: Luciano Rossi di Brugherio (Monza Brianza) per “L’alpino Gilonna” e Valter Ferrari di Tortona (Alessandria) per “Uno straccio di tricolore”. Fra i segnalati, i veneti Katia Tormen di Trichiana (Belluno), vincitrice dell’edizione dello scorso anno, Angelo Francesco Paloschi di Mestre e Luigino Bravin di Conegliano.